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Florio, arte liquida in movimento

Amiamo definire i nostri Marsala arte liquida in movimento.

Un’enologia unica, basata su un dialogo continuo tra uomo e bottaia, tra potenzialità evolutive e intuizioni dell’Enologo, rende infatti il Marsala Florio un vero e proprio atto creativo in divenire. Se rimanete con noi scoprirete il perché.

Le Cantine Florio custodiscono arte

I canoni estetici che definiscono l’arte sono cambiati nel corso delle epoche, ma secoli di dibattiti sull’argomento ci hanno guidati verso una considerazione ormai condivisa: idea, amore, dedizione, tecnica sono gli strumenti che contribuiscono a rendere un prodotto opera di valore che, se possiede caratteristiche capaci di suscitare emozioni, sensazioni e sentimenti, è considerato un’opera d’arte.

I Marsala Florio sono in grado di emozionare prima ancora alla vista, con i loro colori intensi e luminosi, e all’olfatto, per i sentori unici che sprigionano.

In particolare alla degustazione, un unico sorso di Marsala riesce a riportare sulle labbra il ricordo della salsedine, del sole e dei venti delle coste marsalesi che cullano e nutrono gli acini di Grillo in vigna, mentre maturano sotto al caldo sole di Sicilia in attesa di essere vendemmiati. Ecco perché sono arte liquida.

Dietro un assaggio così perfetto la casualità non esiste, ma si cela un lungo lavoro fatto di azioni e movimenti puntuali, sia in vigna che in cantina, che sono essi stessi un’opera d’arte.

Sapere antico, dialogo continuo tra uomo e creazione e capacità di saper attendere sono tutti elementi di un’enologia eccezionale e creativa alla quale partecipano attivamente le Cantine Florio, una galleria d’arte liquida che fornisce all’Enologo tutti gli strumenti per scolpire la sua opera. Solo che non si tratta di scalpello, subbia o bocciarda, ma di zone climatiche, distanza dal mare e tempo, che dentro queste gallerie scorre lento, fattori che fanno dei Marsala Florio arte liquida che si muove.

In che senso? In due fondamentali. I Marsala Florio si muovono nello spazio e nel tempo. Vediamo come.

Il movimento dei liquidi tra le Cantine

Nelle bottaie delle Cantine Florio il Marsala incontra il suo pubblico. Entrarci significa passeggiare in uno spazio profumato di mare e rovere, per ammirare le botti come fossero opere in esposizione. Tra le navate che separano più di 3.000 legni tra vecchi e nuovi, avviene la magia.

La vendemmia, la pressatura hard delle uve, la fermentazione in cemento, l’innamoramento tra vino e alcol, la scelta delle botti, sono tutti momenti cruciali nella creazione del Marsala, ma è nell’ascolto dei liquidi in affinamento che ritroviamo l’espressione massima di empatia che può instaurarsi tra le Cantine e l’Enologo.

Ogni navata delle Cantine, per la sua complicità differente con il mare, rappresenta una zona climatica a sé stante e racconta il sapere artigiano dell’ascolto enoico. Il mare, infatti, è un elemento climatico determinante, in grado di influire sulla temperatura e l’umidità della cantina. L’Enologo, assaggio dopo assaggio, intuisce come sfruttare i quattro ambienti diversi delle Cantine, migrando un legno ora verso il mare, dove la temperatura si abbassa e aumenta l’umidità, per conferirgli caratteristiche salmastre, ora verso l’apice delle Cantine, dove l’umidità diminuisce, se l’intento è quello di creare Marsala dai sentori terziari più complessi.

Le geografie di affinamento sono pertanto lo strumento naturale che l’Enologo ha per tracciare le evoluzioni organolettiche di ognuno dei Marsala che rimane in attesa della maturazione perfetta sotto le arcate delle Cantine Florio, proprio come un pittore che sceglie ora un pennello piuttosto che un altro per raggiungere l’esatta sfumatura immaginata, ma non è l’unico. Il Marsala, che dunque è sopra ogni cosa un vero atto creativo, confida nelle stagioni per evolversi pienamente.

Il movimento dei liquidi nel tempo

Il tempo acquisisce un ruolo centrale nella maturazione di un Marsala Florio, che è l’esito di scelte fatte hic et nunc, ma che raggiungerà la pienezza espressiva col passare degli anni.

Un lento movimento, scandito dal susseguirsi delle stagioni, accompagna infatti i processi creativi in cantina. Le Cantine Florio accolgono i cambiamenti delle stagioni con le loro estati roventi, gli inverni piovosi, i venti caldi e carichi di sabbia, e i Marsala ne assorbono gli umori attraverso i legni arricchendosi di personalità, sfumature e colore.

In simbiosi con le Cantine, i Marsala respirano l’ambiente esterno e si donano a questo, evaporando in funzione della temperatura, dell’umidità e della dimensione del fusto che li contiene. Il tempo che passa ad affinare aumenta il suo valore ed è per giunta quantificato da un indice ben preciso: l’Angel’s Share, ovvero la quota di alcol rilasciata alle architetture scoperte delle Cantine Florio durante il processo evolutivo in botte, proporzionale all’aumento di temperatura e al tempo di permanenza in legno. Ne trovate un calcolo preciso nei Marsala della New Geography, riportato sulle loro etichette culturali che ne raccontano il caratteristico processo creativo.

Ma il legame tra i Marsala e il tempo non riguarda solo il loro lento affinamento, va inquadrato anche da una prospettiva simbolica. Se è vero che l’arte sopravvive all’artista e il suo valore è in grado di trascendere epoche e periodi storici, i Marsala Florio hanno un valore inestimabile, perché capaci di superare ogni limite temporale, facendosi ponte tra passato, presente e futuro.

Un calice di Marsala Florio è in effetti un portale attraverso cui viaggiare indietro nel tempo, per emozionarsi delle storie passate di vento e di mare, oppure in avanti verso il futuro. Ogni bottiglia di Marsala nasce anche per raccontare il nostro presente e le scelte compiute oggi a chi ne berrà un calice negli anni a venire.

Venite a trovarci a Marsala per vivere insieme a noi la bellezza di ciò che viene custodito nelle storiche Cantine Florio oppure provate i nostri Marsala per scoprire tutta la loro singolarità espressiva, scegliete il vostro preferito su Duca.Store.